Ezio Gribaudo spiega l’ARCHEOLOGIA INCANTATA

29 Mar

Solonghello, 23 marzo 2013 – Per l’inaugurazione della mostra, nella cornice del suo suggestivo allestimento nella cantina-galleria di LOCANDA DELL’ARTE si è tenuto un incontro di CONVERSAZIONI A RUOTA LIBERA con Ezio Gribaudo. in allestimento...

gabbie ARCHEOLOGIA INCANTATA - foto 2La chiacchierata ha preso avvio dalla descrizione delle opere in mostra: « Lo zoo di Torino era un’ambientazione progettata dai fratelli Molinari che mi affascinava moltissimo – ha esordito Ezio Gribaudo – La sua presenza in città creava un effetto straordinario quando il silenzio della notte e dell’alba era rotto da barriti, garriti, ruggiti,…! Per me, che da bambino avevo scoperto il mondo in un modo fantastico, le immagini e i timbri sui francobolli, quelle voci erano richiami che rievocavano un immaginario esotico, mete lontane dai nomi seducenti come Ruanda e Ngoro Ngoro.  Pur contento per la liberazione degli animali dalla reclusione, quando venne chiuso rimpiansi molto la perdita di quella meraviglia e reagii alla privazione ricreando lo zoo con la fantasia,  cominciai a costruire gabbie “incantate” in cui gli animali della mia infanzia tornano a vivere e raccontare le proprie storie fantastiche. Intanto alla visita del Museo di Storia Naturale di New York scoprivo altri animali sensazionali, i dinosauri, da cui rimasi fortemente impressionato. Nei loro scheletri fossilizzati vedevo impronte della storia che in quello stesso periodo trovavo nelle matrici di stampa che le tipografie presso cui allora lavoravo scartavano e io, avvertendo che stavano per diventare reperti archeologici, andavo a recuperare, conservare  e immortalare nelle mie opere d’arte».

dinosauri ARCHEOLOGIA INCANTATA cut

gabbia dei pesci ARCHEOLOGIA INCANTATA presenta molte opere diverse e, sollecitato dalle domande del pubblico, Ezio Gribaudo ha spiegato: «Ho creato i pesci col traforo, una tecnica di lavoro certosino che richiede molta attenzione, ricordando una maestra di scuola che, per risvegliare il nostro interesse alla lezione, faceva una prova di attenzione dicendo “i pesci volano”.  Alcuni animali invece con una lega di piombo e antimonio, che all’apparenza sembra incorruttibile e indistruttibile, invece è un materiale fragilissimo, come il vetro, come l’esistenza». animali ARCHEOLOGIA INCANTATALa curiosità dei presenti si è rivolta sui molti scambi tra Ezio Gribaudo e tanti grandi artisti: «Col senno di poi mi sono reso conto di non aver colto in pieno e a mio vantaggio della conoscenza di Picasso, che ho incontrato quando avevo 20 anni e, volendo fare bella figura, incalzai di domande sugli artisti italiani che per me erano un riferimento, ricevendo risposte che mi turbarono: non mostrava particolare entusiasmo per Soffici, non conosceva Casorati, non considerava Modigliani un pittore! Allora gli chiesi quale fosse la chiave del successo di un artista, e lui disse semplicemente “mah, io lavoro 16 ore al giorno”.  Capii col tempo e, soprattutto, lavorando tanto, imparando molto dal fare, provare e sperimentare.  Ho imparato tanto anche da tante persone con cui ho lavorato. Soprattutto da professionisti e artigiani, e da molti artisti. Un giorno chiesi a De Chirico come ottenesse un certo blu cobalto, ma lui rispose “segreto professionale”… Io invece non ho segreti per nessuno! A chi mi chiede, spiego come ho ottenuto un certo risultato cromatico, come ho creato una certa forma con determinati materiali, cosa uso e perché. Proprio per permettere a tutti di saperlo ho pubblicato un “glossario” delle mie tecniche».

nel regno dell’ARCHEOLOGIA INCANTATA

il manifesto di Carlo Mariano Sartoris 

il libretto ludo-didattico Giocare con l’Arte a cura di Paola Gribaudo

 i ricordi dello Zoo di Torino nel video di Ezio Contini

LOGO nero bassa_STE5527 cutun’avventura con il Maestro Ezio : una scolaresca del Monferrato alla scoperta  dell’atelier e il mondo magico di Gribaudo nel reportage fotografico di Stefania Monsini

Studio Gribaudo, Torino : la scalinata-libreria

Studio Gribaudo, Torino : la scalinata-libreria

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